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domenica 11 dicembre 2011

HYPNOS









Nella mitologia greca, Hypnos era il dio del sonno, conosciuto presso i Romani sotto il nome di Somnus. Figlio di Nyx, la notte. Era anche il fratello gemello di Thanatos, dio che personificava la morte. Secondo Esiodo, viveva nelle terre sconosciute dell'ovest, mentre  secondo Omero, abitava  a Lemnos. Gli scoliasti (commentatori antichi di Omero) si sono interrogati riguardo a ciò. Secondo alcuni, i Lemnieni apprezzavano molto il vino, quindi accoglievano  Hypnos con piacere. Secondo altri, il dio era innamorato di Pasitea, una delle tre Grazie, che abitava in questa città.
Hypnos aveva il potere di addormentare tanto gli uomini che gli dei. Era considerato benevolo ed ero attorniato dai Sogni. Portava sempre con sé un mazzo di papaveri con cui, sfiorando le palpebre dei dormienti, donava loro realistiche illusioni.




 Il sonno è una delle cose più belle che si possono vedere ( proprio nel senso di “guardare” ) al mondo.
Il sonno, o meglio. il dormiente , che sia animale o umano ; bambino, 
adulto, vecchio.
La creatura abbandonata al sonno avvia l'osservatore alla pratica della contemplazione , e anche, in un certo senso, dell'ascesi.
Non si allungano le mani sul dormiente, per accarezzarlo, per stringerlo, anche se magari verrebbe voglia.
Ridestare dal sonno è una colpa.
Solo guardare è lecito, inalare quello splendido naturale rilassamento, la pacificazione dei muscoli, il riaffiorare di una espressione fetale cancellata dai parossismi emotivi della vita da svegli.

Nel dormiente si riconosce la nostra propria fragilità, ma anche il diritto di essere indifesi, e la risorsa della smemoratezza, dell'oblio.






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