SOLE DI MARZO
Spogliarsi al sole di marzo è bello.
Si è sempre al limite fra fresco e
tepore, un attimo prima di avvertire un brivido, un equilibrio
meraviglioso che permette di restare immobili a lungo, in un
atteggiamento di accoglienza abbandonata simile a quella di un
devoto.
Riaffiora un verso lontano, scritto non
so da chi ma inscritto in un anfratto del mio archivio personale di
poesia:
“...mi sono chinato a ricevere il
sole”
o anche
“balaustrata di brezza
su cui appoggiare la mia malinconia”