André Disderi , fotografo
parigino dell'800, inventore della “carte de visite” - una
antenata della carta d'identità, una specie di biglietto da visita
con foto – racconta che molti dei suoi clienti vedevano nel suo
atelier la possibilità di vivere per pochi istanti identità ed
esistenze differenti da quelle abitudinarie, a cui erano
quotidianamente incatenati come “ ad una maschera inchiodata “.
Alcuni chiedevano di farsi
immortalare nelle vesti di famosi attori e personaggi celebri, come
personificazioni allegoriche o semplici incarnazioni delle loro
fantasie più recondite ( fra questi una delle più affezionate fu la
celebre contessa di Castiglione)
A dispetto di coloro che
sono soliti vantarsi con irritante sprovvedutezza di “essere sempre se
stessi”, il problema della identità personale non è cosa da
districare facilmente.
Se sia l'identità sociale
ed esteriorizzata o quella interiore, sognata , irrealizzata, quella
più prossima alla nostra vera essenza ; quali siano le loro
interrelazioni; e, soprattutto, quale rapporto ci sia fra Io e Tempo:
tutto questo è probabilmente un rebus di difficilissima soluzione.
les jambes de l'Opera, 1870
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